La nostra storia

1958
La nascita

La Cantina Giacobazzi si trova a Nonantola, in provincia di Modena, città famosa per la buona cucina e per aver dato i natali a personaggi come Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti.

La nostra famiglia da generazioni era dedita alla coltivazione della campagna e della vigna ma è solo nel 1958 che Angelo Giacobazzi, insieme al figlio Antonio, decide di ampliare e potenziare la piccola cantina di famiglia.
Da li a poco, il nome Giacobazzi sarebbe diventato sinonimo di Lambrusco.

1958-62
I primi passi

Gli ultimi anni cinquanta ed i primi anni sessanta furono gli anni della sperimentazione e del raffinamento, dediti alla valorizzazione delle uve provenienti dai vigneti di famiglia.

Erano gli anni delle prime vendite in sacchi di iuta chiusi con la corda o in pesanti casse da uva su carri tirati da buoi.
Le bottiglie recavano etichette scritte a mano ed erano tappate con sughero bloccato a mano con lo spago.

1963-68
La Crescita

Lo sviluppo fu rapido e già a metà degli anni sessanta vendevamo il nostro rinomato Bollino Oro (Lambrusco di Sorbara DOC rifermentato in bottiglia) nelle osterie e nei caffè delle maggiori città Italiane.

Venne così deciso d’investire per dotarsi di macchine più moderne che permettessero all’azienda di fare un salto di qualità sia dal punto di vista produttivo che organizzativo.
Questo impulso condusse verso la metà degli anni sessanta, ad una produzione giornaliera di circa 10.000 bottiglie, ottenute con macchinari semiautomatici.

1969
L'America

Ad Antonio i confini nazionali andavano stretti e riteneva che il Lambrusco avesse il potenziale per diventare un grande successo anche all’estero. Nel 1969 decise di sbarcare in America, ma l’impatto non fu facile e temette che non avrebbe mai funzionato. Inoltre il nome Giacobazzi era difficile da pronunciare e dunque era meglio lasciar perdere. Mai previsione fu tanto sbagliata!
Antonio mise in campo la sua tenacia e capacità imprenditoriale andando avanti incurante di ogni critica.

Scopri di più

Serviva un vino che fosse facile da bere, pur mantenendo le spiccate note di frutta, la spuma vivace ed il colore rosso intenso.
Fu così che nacque un vino dall’inconfondibile profilo organolettico che conquistò tutti. Nel 1979 Giacobazzi era ormai un nome famoso e riconosciuto. Il jingles “Giacobazzi It’s My Wine” era diventato il tormentone delle radio East Coast, mentre “Giacobazzi…someone tonight” e “Giacobazzi spoken here” erano gli slogan degli spot pubblicitari, tuttora disponibili su YouTube.

1978
Gilles Villeneue

La Giacobazzi fu chiamata da Enzo Ferrari per sponsorizzare il pilota Gilles Villeneuve, campione di motoslitte e pilota di F1, appena arrivato in Ferrari per sostituire Niki Lauda. Giacobazzi e Villeneuve divennero indissolubilmente legati e il ritorno commerciale fu enorme. Giacobazzi campeggiava sui podi di F1 e negli autodromi di tutto il mondo. Tra le famiglie Villeneuve e Giacobazzi nacque una sincera amicizia che dura ancora oggi. L’auto di Gilles Villeneuve del 1979 si trova oggi nel museo della famiglia Giacobazzi a Nonantola.

1979
Il Succo d’uva Dolce Vita

Era il 1979 quando per soddisfare le esigenze di un importante cliente Inglese che cercava un prodotto salutare e adatto a tutti, Antonio ebbe l’idea di un succo d’uva analcolico e frizzante.
La presentazione era elegante, tipo champagne, con tutta una varietà di gusti, nella felice combinazione di uva ed altri frutti come pesca, fragola e mela. Il nome che si scelse s’ispirava al mitico regista Federico Fellini, e quindi, così come aveva chiamato il vino in lattina 8 e 1/2, giocando tra gradazione alcolica e il titolo del film Oscar nel 1963, chiamò Dolce Vita il succo d’uva. Anche in questo caso il successo non tardò ad arrivare.

1980
Sviluppo Industriale

L’America assorbiva ormai quasi tutta la potenzialità produttiva della cantina e, per poter soddisfare la domanda proveniente da altri mercati compreso quello nazionale, si resero necessari varie ristrutturazioni ed ampliamenti.
Vennero inoltre rilevate altre piccole cantine della zona che vennero successivamente ampliate portando la Giacobazzi SPA ad avere oltre un centinaio di dipendenti ed una struttura pronta a soddisfare le sempre maggiori richieste provenienti dai mercati internazionali.

1982
Il vino in lattina

Grazie allo spirito innovativo, Giacobazzi ha depositato nel 1978 la domanda per poter confezionare il vino in contenitori alternativi. Nel 1982 viene accolta la richiesta, aprendo le porte al confezionamento del vino in tetrapack, PET e lattina, rappresentando un’innovazione epocale. Nonostante il successo, la durata del permesso per confezionare il vino in lattina era provvisorio e durava solamente pochi mesi, rendendo difficile soddisfare l’esigenza dei clienti e facendo dissolvere l’entusiasmo per la lattina naturalmente. L’idea della lattina è stata poi cavalcata con successo dagli operatori stranieri.

1982
Giacobazzi e lo sport

L’azienda Giacobazzi ha una forte connessione con lo sport, non solo con Gilles Villeneuve e la Ferrari, ma anche con altri atleti di successo come Marco Pantani nel ciclismo, Claudio Vandelli nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, Walter Villa nel motociclismo e nella pallavolo in accoppiata al marchio della Panini. Inoltre, l’azienda ha anche partecipazioni nel calcio con il Modena F.C e nel pugilato con Dante Canè. Scopri di più.

1986-90
Il secondo sviluppo industriale

Il 1986 fu l’anno in cui si inaugurò il nuovo stabilimento di Via Rebecchi la cui costruzione era cominciata 2 anni prima.
Con una capicità produttiva ampliata ed una struttura aziendale solida, Antonio potè dedicarsi alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali e all’apertura di nuovi mercati. L’Inghilterra, con i suoi moderni supermercati, Sainsbury e Tesco in primis, si rivelò quello più fertile ed in pochi anni i successi Americani erano stati replicati se non addirittura superati in Gran Bretagna.

2014-oggi
Il ritorno di Antonio e i suoi figli

Giacobazzi Vini rientra, dopo una breve parentesi, nuovamente nel perimetro della famiglia di Antonio Giacobazzi, che avvia una profonda rivisitazione dei suoi vini e continua nel contempo il suo percorso nel settore del vino, attraverso le aziende Donelli Vini di Gattatico, nel Reggiano, e Gavioli Antica cantina di Nonantola. Oggi Antonio Giacobazzi, sebbene ancora operativo, è affiancato sul campo dai figli Giovanni, Alberto e Angela.

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